Ieri mattina sono andata a fare spesa in un Bennet.
Di solito (diciamo da anni) quando acquisto un prodotto singolo nell'ortofrutta lo etichetto e basta, senza utilizzare il sacchetto: mi sembra una scelta più ecologica perché va bene l'imballo compostabile, ma senza è ancora meglio!
Ho acquistato 1 topinabur, 1 mazzetto di rapanelli, 1 daikon e 1 cavolo cappuccio tutti senza sacchetto.
Arrivo in cassa e la cassiera inizia ad insacchettare uno a uno i miei ortaggi "singoli", dicendo che lei potrà anche non essere d'accordo, ma queste sono le disposizioni. In seguito chiama il direttore che mi spiega che è un problema di tara: tutte le volte che pesiamo un prodotto, al suo peso viene in automatico tolto il peso del sacchetto.
Facciamo un esempio.
Acquisto 1 Kg di mele a 1€
La bilancia mi fa pagare solo 994g di mele perché toglie il peso del sacchetto (6g)
quindi invece di pagare 1€, ne pago 0,99€ (a cui va aggiunto il costo del sacchetto).
Ok, capito!
Ma la domanda è: nell'era dell'informatica quanto ci vuole ad aggiungere sullo schermo delle bilance un tasto "con sacchetto/senza sacchetto" e riportarlo sullo scontrino? Come sempre le cose non sono complicate, ma a volte manca la volontà di risolverle! Analogamente si potrebbero gestire i sacchetti portati da casa...
Ulteriori osservazioni:
1. Non mi era mai successo: faccio spesa regolarmente, spesso al Bennet, e non mi era mai successo
2. A cosa serve insacchettare i prodotti alla cassa? E' un po' come chiudere la stalla quando i buoi sono usciti.
3. Davvero nessuno sta pensando ad una soluzione per questo?
4. I sacchetti compostabili dell'ortofrutta sono troppo sottili e a volte arrivano a casa già rotti, per cui non si possono utilizzare per la raccolta dell'organico, si gettano e basta!
5. I sacchetti compostabili, secondo le normative europee, non si possono regalare, questo proprio per evitare gli sprechi. Qui siamo all'età della pietra!
6. Mi dispiace per quei poveretti che erano in cassa dietro di me, scusatemi!
Nessun commento:
Posta un commento