giovedì 31 gennaio 2019

Punti acqua o case dell'acqua nelle città

Ieri un' amica che ha letto il mio post sui gasatori ha fatto alcune interessanti osservazioni che vi riporto.
"Bisognerebbe ridurre le necessità": spesso ci circondiamo di beni superflui che nel loro ciclo di vita danneggiano l'ambiente.
Non sto parlando di vivere solo dell'essenziale, ma di osservare se nella nostra vita possiamo fare a meno di qualcosa, modificando poco alla volta le nostre abitudini. Credo che il segreto sia il "poco alla volta" che non destabilizza la nostra vita, ma che piano piano ci rende un po' più ecologici.
Poi come sempre ci sono alcune cose per noi irrinunciabili... vuol dire che non ci rinunceremo!




"Anche i gasatori hanno un loro ciclo di vita e alla fine sono oggetti che vanno smaltiti. Una persona che vuole acqua frizzante potrebbe approvvigionarsi ai distributori di acqua sparsi per la città"
Questa è un'opzione molto interessante.
In molte città italiane ci sono questi distributori di acqua naturale e frizzante gratuiti o a costi ridotti, in cui i cittadini possono approvvigionarsi riempiendo bottiglie portate da casa.
A Torino per esempio ci sono

mercoledì 30 gennaio 2019

Eliminiamo qualche bottiglia di plastica acquistando un gasatore!

Lo scorso anno subito dopo Natale abbiamo acquistato un gasatore per l'acqua.
Il nostro bidone dei rifiuti in plastica era perennemente pieno ed in più ogni volta che andavamo a fare la spesa dovevamo anche "caricarci" di un paio di pacchi d'acqua frizzante.
Bevendo acqua naturale dal rubinetto avevo abbandonato le bottiglie di plastica da molto tempo; per mio marito il tutto era un po' più complicato perché non sapeva se l'acqua del gasatore gli sarebbe piaciuta e voleva evitare un acquisto inutile.
Alla fine ci siamo decisi, e devo dire che è stato ottimo acquisto!


La bombola di CO2 è per 80 litri di acqua circa, in più, una volta vuota, la portiamo in negozio e ce ne danno

lunedì 28 gennaio 2019

Il cesto di vimini e la raccolta differenziata



Fino a qualche tempo fa la nostra raccolta differenziata funzionava così: accumulavo sul piano della cucina vetro, carta e plastica e alla sera andavo a gettare tutto nei vari contenitori posti sul balcone.
Alla fine della giornata il piano della cucina era pieno di rifiuti "non ancora gestiti", non potevo utilizzarlo per cucinare e alla fine mi spazientivo: ero in ritardo per la cena e non volevo perdere tempo a vuotarlo perché tanto finito di cucinare avrei avuto altri rifiuti...
Senza contare che magari era inverno e mi sarei dovuta mettere almeno una giacchetta o un pile per andare sul balcone...
Avevo anche un altro problema: tutta la raccolta differenziata era riposta in bidoni rivestiti con sacchetti che gettavo nella plastica ogni volta che li vuotavo (mi sembrava più igienico che riportarli a casa).

Non vi nascondo che per me differenziare era diventato un vero e proprio lavoro che in certi momenti mi irritava parecchio, senza contare tutte le volte che presa dalla rabbia prendevo i rifiuti da differenziare e li gettavo direttamente nel generico perché magari i bidoni sul balcone erano pieni!

Insomma urgeva una soluzione!

Un giorno una mia vicina di casa mi disse che lei getta la raccolta differenziata quotidianamente: mette tutto nella borsa della spesa e la svuota ogni mattina prima di andare al mercato.
Mi è sembrata un'idea geniale! In cantina ho trovato un vecchio cesto di vimini che utilizzavamo quando ero piccola... credo abbia almeno 50 anni, e mi è sembrato perfetto!
L'ho lavato e sistemato in cucina per terra a fianco dei mobili.

Adesso ogni volta che ho